cambio automatico
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I
Vale la pena sottolineare che la manutenzione di tali dispositivi è assolutamente necessaria per preservare l’integrità del cambio, riducendone sensibilmente il pericolo di rotture dovute ad usure precoci.
La manutenzione viene effettuata secondo le percorrenze previste dal piano di manutenzione del costruttore: ovvero precauzionalmente a 80.000 km per cambi muniti di convertitore il cui funzionamento viene attivato tramite pressione olio, ed a 60.000 km per la tipologia di cambi robotizzati con doppia frizione a secco o bagno d’olio e prevede la sostituzione  dell'olio idraulico e del filtro olio. 
Il tipo di intervento non è molto complesso ma richiede conoscenze specifiche in materia e l’impiego di attrezzature speciali per la sostituzione dell'olio nel cambio, avendo l’avvertenza di porre in essere le procedure corrette per evitare di compromettere seriamente il suo funzionamento.

Nel cambio automatico l'olio ha altre funzioni oltre a quella di lubrificare.
Tra le più importanti ricordiamo il raffreddamento degli organi meccanici (alberi, pacco frizioni, etc…).
L’olio raggiunge temperature molto elevate in quanto è impiegato per mettere in pressione i pacchi frizione delle varie marce, ed anche per far sì che la trasmissione del moto passi dal motore al cambio, tramite il convertitore di coppia equipaggiato con pompa e turbina di pressione d'olio.
Quindi se l’obbiettivo è il buon funzionamento ed una lunga durata “vita” del cambio automatico la sostituzione dell’olio e filtro, secondo gli intervalli di percorrenza indicati dal costruttore (del cambio), è operazione fondamentale. 

Ricordiamo che, nel caso le indicazioni manutentive del costruttore del cambio non vengono seguite, l’alternativa, spesso, è la sostituzione o revisione della parte con costi ben diversi da quelli di un piano adeguato di manutenzione.